Nella notte dei tempi, quando aveva scelto il colore per il suo abito, non aveva avuto il minimo dubbio: il Bianco, la somma pura e luminosa di tutti i colori dell'arcobaleno, era quello che durante il buio dell'inverno avrebbe acceso il sorriso sul viso degli uomini risvegliando l'interno Bambino che rinasceva splendido ogni Natale, proprio mentre tutta la natura dormiva facendo lo stesso Sogno.
Quando scendeva con la sua danza silenziosa e leggera gli sguardi si alzavano dai soliti brevi orizzonti e sembrava di salire, sempre più in alto, a scorgere l'origine da cui scaturiva la perfezione e qualcuno riusciva perfino per un istante a vederla, solo un attimo prima di strizzare gli occhi.
A lingua fuori, anche a chi non l'avrebbe mai ammesso, i fiocchi riportavano alla coscienza i sapori dimenticati dell'infanzia e le emozioni di gioia sepolte sotto le preoccupazioni, il dolore e la tristezza.
E tutti i bambini, quelli che lo erano e quelli che avevano scordato di esserlo, affondavano le mani nella meraviglia, nella morbidezza, nella scintillante semplicità, riscoprendo la felicità di giocare.
Lentamente intanto lei tesseva la sua coperta di geometrie esagonali tutte diverse come le persone e la stendeva sul mondo dove ce n'era bisogno, incappucciando le montagne e coprendo la terra nuda senza fiori, con tutto ciò che per il momento doveva solo riposare in attesa di una rinascita;
e lasciava che si vedesse solo la Bellezza la misteriosa Fata della Neve, che regala da sempre la magia di scaldare il Cuore con il freddo.
©Silvia Bennardo 2021
(riproduzione ammessa citando l'autore)
Fiocchi di neve - mosaico in specchio argilla bianca cruda e foglia argento