Un particolare brusio nel petto,
simile a un piccolo movimento tellurico che si presentava all'arrivo dei primi segnali di primavera, era quello che con un po' di impazienza aspettava ogni inverno mentre scrutava i rami in cerca di piccole gemme.
Bastava guardare lì, sui rametti apparentemente morti, per essere rassicurata anche di fronte alle peggiori notizie.
La Natura non sapeva mentire, la Madre Terra non si addormenta mai e non dimentica neanche uno dei semi di luce nascosti in autunno nel luogo più profondo di ogni persona.
Il movimento nel petto faceva schiudere il seme, e un germoglio nuovo cominciava a crescere nel cuore, in un silenzio perfetto, con due foglioline verdi e luminose verso l'alto e tenere ma risolute radici verso il basso.
C'era solo chi era allenato a sentirlo e chi no, questa la sola differenza.
Al momento giusto avviene in ogni caso la rivoluzione della Rinascita.
Mai niente e nessuno avrebbe potuto impedirla o negarla perché non apparteneva a nessun credo o religione, per quante guerre gli uomini avessero fatto per appropriarsene perché aveva il potere alchemico di trasformare le lacrime di dolore in lacrime di gioia, il risentimento in gratitudine, l'odio in amore, la morte in vita.
Dalla notte dei tempi il ciclo si sarebbe ripetuto ancora e ancora, nonostante il rumore, le ingiustizie e le follie del mondo di superficie degli esseri umani.
©Silvia Bennardo 2021
(riproduzione ammessa citando l'autore)
Gratitudine - Mosaico in vetro